MARIA MASAU DAN

Ho creato questo sito in occasione del terzo centenario della fine della Contea principesca di Gradisca (1717-2017) quando è nato il Comitato Eggenberg allo scopo di valorizzare una fase storica molto significativa e di farla conoscere soprattutto ai gradiscani. In seguito, quando il compito del Cominato si è esaurito, ho deciso di continuare a curarlo e, nei limiti del possibile, ad aggiornarlo.

E' il frutto di ricerche da me condotte per decenni sulla storia della fortezza di Gradisca, esclusivamente sulla spinta di un profondo attaccamento personale a questa città, senza pretese di scientificità e a scopo puramente divulgativo. 

Mancando una fonte di informazione di facile accesso per cittadini, studenti e turisti, ho pensato di fare cosa utile pubblicando i materiali che nel tempo ho raccolto. Sarò grata a chiunque mi farà notare errori e mancanze. 

Qualche notizia su di me

 

Storica dell’arte, nata a Gorizia nel 1951 e residente da sempre a Gradisca d’Isonzo, sono stata attiva per quasi quarant'anni nel campo dei musei del Friuli Venezia Giulia. Poco dopo la laurea in lettere moderne e la specializzazione in storia dell’arte, conseguite all'Università di Padova, ho iniziato a collaborare con la Galleria regionale d’arte contemporanea “Luigi Spazzapan” di Gradisca d’Isonzo e ne sono stata direttrice dal 1981 al 1983.

Nel 1984 ho vinto il concorso per la direzione dei Musei provinciali di Gorizia e ne sono rimasta alla guida fino al 1992. In questo periodo ho seguito la ristrutturazione del Museo della Grande Guerra in Borgo Castello e ho organizzato numerose mostre.

Nel 1992 ho vinto il concorso bandito dal Comune di Trieste per la direzione del Museo Revoltella, la galleria d’arte moderna della città, e ne ho curato il riallestimento e la riapertura al alla fine di una lunga opera di ristrutturazione. Ho svolto questo ruolo per quasi venticinque anni, fino al pensionamento, avvenuto alla fine del 2015. Sotto la mia direzione è stata ripristinata la dimora storica di Palazzo Revoltella e sono state realizzate oltre un centinaio di mostre su una vasta tematica, locale e internazionale.

Dal 2012 al 2015 ho ricevuto dal Comune di Trieste anche l'incarico di dirigere i Civici Musei di Storia ed Arte (Castello di San Giusto, Museo archeologico, Risiera di San Sabba, Museo Sartorio, Museo Morpurgo, Museo d’arte orientale, Museo del Risorgimento, Foiba di Basovizza). In questa veste ho coordinato la realizzazione di due nuovi musei civici: il Museo della Guerra per la Pace “Diego de Henriquez” (2014) e il Museo della civiltà istriana, fiumana e dalmata (2015).

Altre attività svolte al di fuori dell'ambito museale.

Nel 1994, su incarico della Regione, sono stata conservatore della Villa Manin di Passariano e direttore del Centro regionale di Catalogazione. Mi sono sempre occupata anche di storia locale, con particolare riferimento alla mia città, Gradisca, a cui ho dedicato delle pubblicazioni divulgative. Ho seguito costantemente i problemi legati alla tutela dei beni culturali: negli anni Ottanta sono stata presidente della sezione di Gorizia di Italia Nostra e presidente regionale. In quel periodo è iniziata anche la mia collaborazione con l’Università della terza età di Gorizia, in cui tengo da oltre trent’anni il corso di storia dell’arte. Più tardi ho iniziato a collaborare con l’Università della terza età di Monfalcone e recentemente con quelle di Cormons e di Grado.

Il mio impegno nella didattica della storia dell’arte è motivato non solo dal personale interesse verso questa disciplina, ma anche dalla preoccupazione di vedere ridotte sempre più le ore di insegnamento della materia negli istituti d’istruzione superiore e delle conseguenze di questa progressiva disattenzione per la cultura storico artistica.

Credo molto anche nella funzione di Internet per favorire la diffusione della cultura e penso che a questo scopo si possano utilizzare efficacemente anche i social network.

Questo sito è stato creato da Maria Masau Dan nell'ambito delle attività svolte tra il 2015 e il 2018 dal Comitato Eggenberg di Gradisca d'Isonzo per ricordare i 300 anni dalla fine della Contea principesca di Gradisca (1717) e costituisce la testimonianza di quelle attività. 

La pubblicazione non ha cessato di esistere dopo la celebrazione dell'anniversario ma mantiene l'obiettivo di diffondere la conoscenza della città e della sua storia non solo nel periodo in cui è stata capitale di una contea principesca (1647-1717) sotto il casato stiriano degli Eggenberg, ma anche prima e dopo.