I settant'anni in cui Gradisca fu capitale di una contea principesca (1647-1717) rappresentano una fase di grande sviluppo della città, che da fortezza si trasforma rapidamente in un centro residenziale.
Sotto l'influenza di personaggi come Francesco Ulderico della Torre, di nobile e ricca famiglia, abituato a frequentare gli Asburgo e il mondo della diplomazia, cresce nei gradiscani di censo elevato anche il desiderio di collezionare opere d'arte e vivere dentro palazzi di pregio.
Le guerre hanno portato via buona parte di questo patrimonio, ma quello che fortunatamente rimane rappresenta bene il gusto e la cultura della società del tempo.
Tra le opere più interessanti ci sono:
Monumento funebre a Nicolò II della Torre
I ritratti di Giovanni Battista e Terenzia Corona