I settant'anni in cui Gradisca fu capitale di una contea principesca  (1647-1717)  rappresentano una fase di grande sviluppo della città, che da fortezza si trasforma rapidamente in un centro residenziale.

Sotto l'influenza di personaggi come Francesco Ulderico della Torre, di nobile e ricca famiglia, abituato a frequentare gli Asburgo e il mondo della diplomazia, cresce nei gradiscani di censo elevato anche il desiderio di collezionare opere d'arte e  vivere dentro palazzi di pregio.

Le guerre hanno portato via buona parte di questo patrimonio, ma quello che fortunatamente rimane rappresenta bene il gusto e la cultura della società del tempo.

 

Tra le opere più interessanti ci sono:

Monumento funebre a Nicolò II della Torre

I ritratti di Giovanni Battista e Terenzia Corona

 

Questo sito è stato creato da Maria Masau Dan nell'ambito delle attività svolte tra il 2015 e il 2018 dal Comitato Eggenberg di Gradisca d'Isonzo per ricordare i 300 anni dalla fine della Contea principesca di Gradisca (1717) e costituisce la testimonianza di quelle attività. 

La pubblicazione non ha cessato di esistere dopo la celebrazione dell'anniversario ma mantiene l'obiettivo di diffondere la conoscenza della città e della sua storia non solo nel periodo in cui è stata capitale di una contea principesca (1647-1717) sotto il casato stiriano degli Eggenberg, ma anche prima e dopo.